Come si può affrontare una ristrutturazione nel migliore dei modi

È interessante capire come mai ad oggi nel 2021, sia ancora difficile per molte persone affrontare una ristrutturazione. Oltre al valore economico speso viene spesso messo da parte il valore mentale, molto spesso, più importante della stessa.

Ecco perché oggi voglio raccontarvi una storia…..

Nel 2009 mi era capitata una ristrutturazione totale di circa 180mq, una bella villetta a schiera poco fuori Torino.

L’interesse dei proprietari era mettere un prodotto effetto resina (a quei tempi andavano per la maggiore) con un colore che riprodusse un cemento canettato particolare.

Una volta sul posto mi resi conto che la situazione non era fattibile, la casa era luminosa ma le strutture naturali e non naturali intorno limitavano la luce e, di conseguenza, “l’esperienza” di quel prodotto e la resa estetica ottimale.

La coppia era però innamorata di quell’effetto, mi fecero vedere decine e decine di campioni, foto presi da vari show room, giornali, avevano fatto un lavoro minuzioso, veramente notevole di ricerca del prodotto.

Vorrei far presente che quella casa era di vecchia costruzione, l’effetto, i prodotti e l’estetica era quella degli anni 70. Settimane dopo…anzi, sopralluoghi dopo, notai che la giovane coppia era totalmente stressata, non erano concentrati su quello che dovevano fare, erano nervosi, non riuscivano a prendere delle decisioni.

La mole d’informazioni prese ovunque avevano creato ancora più confusione.

Ecco perché decisi di prendere la situazione in mano, ed aiutarli ad uscire da queste sabbie mobili che pian piano gli stava facendo sprofondare. Presi dunque un appuntamento con un mia cara amica, una ragazza che ogni tanto coinvolgo nelle ristrutturazioni, per privacy la chiamerò Anna.

Anna è una giovane donna di oltre quarant’anni, con alle spalle decine e decine di ristrutturazioni, non effettuate, ma subite sulla propria pelle. In quella situazione era la persona più adatta per entrare in empatia con la coppia che fin a quel momento era totalmente in crisi.

Presentai la coppia ad Anna, che fin da subito prese in mano la situazione, dopo aver parlato con lei divenne molto più distesa e tranquilla. Attenzione, non è che io non ci abbia provato o non avessi voglia, ma credo che un conto e fare ristrutturazioni, l’altro è ricevere ristrutturazioni. Grazie a quell’incontro, la coppia riprese in mano il proprio timone e riuscì finalmente a decidere i prodotti in poco tempo, e mesi dopo aver la casa dei propri sogni.

Questa breve storia è per spiegare come la parte mentale in una ristrutturazione sia fondamentale, la mentalità fa il 70% del lavoro, per quanto possa essere strassante una ristrutturazione, con il giusto aiuto e lavorare sulla propria mentalità può fare la differenza. Non tutti abbiamo la fortuna di avere un’amica di nome Anna disposta ad aiutarci, però tutti abbiamo la possibilità di prendere un po’ esperienza da questa breve storia.